Odio le cavallette. Le detesto perché sono verdi, perché saltano senza tregua da una parte all'altra, perché fanno rumore quando le schiacci, scroch! Sono invadenti, giungono all'imporvviso e possono anche saltarti addosso... a loro non frega niente. Arrivano in branco, a flotte e devastano i raccolti in quei poveri paesi del sud del mondo... non sò nemmeno il nome ma sono solidale a questo flagello! Per qualcuno portano anche bene, in India portano l'acqua nei periodi di siccità, in Cina sono auspicio di buone nuove. Una cavalletta ha sostato per un sacco di tempo viicino al portone di casa. La cercavo tutte le mattine uscendo e le sere rientrando. È stata lì diverso tempo; ha girato gran parte del muro. La lasciavo in un punto e la trovavo in un altro, sempre immobile. Adesso non c'é più, la cerco sempre con lo sguardo e mi manca. Ero riuscita anche a toccarla più di una volta. L’ho accarezzata delicatamente, in allerta per un’eventuale fuga se si fosse trasformata in un mostro.. Non aveva consistenza particolare, sembrava pietra. Se ne é andata.
Ho iniziato un recupero di questa insensata fobia non volendo, per caso. Stasera mi sono sentita una cavalletta e mi sono sentita bena ad esserlo. Salto da un interesse all’altro senza un apparente meta reagendo alle sollecitazioni dell’ambiente esterno, ho una nuova passione per il colore verde, mi vesto di verde, arredo la mia casa di verde, orecchini verdi… sàlabha àsana stasera mi ha dato un altro punto di vista: … e se fossi un po’ cavalletta?