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05 maggio 2009

SALMAN RUSHDIE A FIRENZE


Salman Rushdie,
martedì 19 maggio

ore 18 al
Palagio di Parte Guelfa

a cura della Libreria Edison in collaborazione con Mondadori.

Chi non ha letto I Figli della Mezzanotte si è perso un gran capolavoro!


da Firenze Spettacolo

Salman Rushdie torna in libreria con un grandioso affresco di due civiltà al loro apice che si rispecchiano l’una nell’altra.
Un misterioso viaggiatore dai capelli biondi arriva a Sikri, sede della corte Mogul, e chiede udienza al sovrano Akbar il Grande. Lo straniero afferma di venire dalla misteriosa città di Firenze e di avere una storia meravigliosa da raccontare: una storia che lega i destini di quella remotissima città d’occidente a quelli del re indiano.
Inizia così un racconto tanto fascinoso quanto minuziosamente documentato sulla misteriosa Qara Koz, giovane di rara bellezza destinata a sconvolgere con i suoi amori la raffinata corte medicea. Dietro a questa storia però, si snodano anche i mille inesplorati fili che uniscono una delle massime stagioni storiche europee, il Rinascimento italiano, all’apice della propria fioritura culturale ed economica.
Un romanzo storico ambientato nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, contrapposta all’impero illuminato del sovrano indiano Akbar.

02 luglio 2008

La grafica fuori dal "Comune" torna a casa...

la sagra dell'inciso

Ieri, passaporto alla mano, e dopo un'improvvisata riunione di condominio per presunta appropriazione indebita dell'amministratore - a cuor e tasche leggere dunque -, ho rimesso piede in quel di Champs sur le Bisance.
Vincendo le mie pigrizie e stanchezze da pressione bassa, e facendomi invogliare dalla possibilità di mangiare il gelato più bono del mondo, e ancor di più dalla possibilità di salutare gli - ahimè da me trascurati - amichetti miei, mi sono avventurata per le vie notturne che separano il contado di Sammoro da quel di Campi.

Esperienza spericolata quanto meritata.
Ho trovato un centro storico rifiorito e vitale. Un bello spettacolo dai piedi per aria (vedi foto recuperata in rete de: Transe Express - Inventeurs d'imaginaire - Mobile Honne). Ho scoperto l'arena cinema all'aperto dei miei ricordi d'infanzia e vicoli carini, tanto carini da pensarsi teletrasportati in un borghetto storico dell'Appenino (esagero?).

Metterei in programma, da qui alla partenza per il Giappone ,anche un po' di svago serale, passeggiate, shopping e cinema all'aperto, sottraendo un po' di tempo allo studio delle tradizioni del sol levante.

ps. e quel gelato, che poi alla fine mica l'ho preso!

14 aprile 2008

L'influenza del voto

Nessun condizionamento elettorale, sono un virus influenzale che mi inchioda a casa con le mie ossa rotte, la testa che frigge e gli occhi che si strizzano per riuscire a leggere qualcosa.

Inizia ora la grande maratona dei risultati elettorali.

...se torna il nano mi metto ad imparare un'altra lingua, prima o poi emigro. (per comprare i voti degli italian

31 marzo 2008

"India, Mostra Fotografica di Tamara Farnetani: Donne di Vrindavan"

Perugia 8-16 marzo, Assisi 5-13 aprile, Spoleto 9-27 aprile

Le storie delle Donne di Vrindavan (Uttar Pradesh, India)... documentate dalla fotografa Tamara Farnetani... commentate dagli approfondimenti di Rita Cacciaglia alias Vasu Dev Das (consulente dall'India) ed Ester Gallo (antropologa, Università del Sussex, UK)... testimoniate dalle stesse donne indiane intervistate... accompagnate dai loro canti registrati dal vivo... sublimate nelle liriche scritte per la mostra da Daniele Passerini. All'evento è associata una raccolta fondi in favore di Guild of Service, New Delhi, India.

In programma dall'8 al 16 marzo alla Sala espositiva della chiesa Santa Maria della Misericordia di via Oberdan a Perugia.

La mostra sarà replicata ad Assisi dal 5 al 13 aprile presso la Sala Pinacoteca, piazza del Comune e a Spoleto dal 19 al 27 aprile, presso il Chiostro di S. Nicolò, in via Elladio.

Per info http://donnedivrindavan.blogspot.com/

15 febbraio 2008

Spengete la luce!

M'illumino di meno! Iniziativa di Caterpillar manifestazione di Radio 2, proposta per domani. La proposta è di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 15 febbraio 2008 dalle ore 18. Una iniziativa collettiva in nome del risparmio energetico.

Sarà il caso che metta la sveglia.

Che bello, è già venerdì.

15 gennaio 2008

La giostra della vita


Uno va e l'altro viene.
Per Remo che se ne va, arriva l'Agnese.

2,940 kg di bellezza a sentire il padre. Aspetteremo il suo ok per verificare la somiglianza.

Grande Mao, Grande soprattutto la B.
Un bacione e in bocca al lupo al pargoletto!

14 gennaio 2008

Ciao Remo

isovietico. com

L'ultimo saluto a Remo Romolini, i'Sovietico, 14 gennaio 2008, presso la Casa del Popolo di Campi Bisenzio.
Le persone erano molte di più, ma non è stato facile anche solo fare questi scatti.
Alcune foto del settimanale Metropoli sull'evento, qui.

10 gennaio 2008

Tata Nano, è arrivata.

Me lo aveva annunciato Rampini, e oggi il tg ha dato notizia, è arrivata Tata Nano, l'auto low cost da 1.600 Euro - 100 mila rupie - 2.000 Dollari. Una auto piccola si, ma con 4 porte, euro 4, aria condizionata e magari attacco ipod! Operazione economica ci mancherebbe ma anche etica, con la volontà di dare un tetto a una larga fascia di popolazione che si muove per il Subcontinente in motorino!
Al tg, ho visto la presentazione fatta al salone dell'auto di Nuova Delhi, sembrava un po' quella della 500 Fiat fatta a Torino lo scorso luglio, stessa musica. Sì, perché la Fiat è in partnership, sembra che il design sia italiano, dello Studio Idea. Fa sempre figo, anche in India, avere il design made in Italy, sembra che ci rimanga solo quello, il design.



Avranno risparmiato sui diritti d'autore per lo Show?

La cosa che vorrei sapere è per quanti indiani è omologata?





02 gennaio 2008

Sottsass, Memphis e Dyland.

Salutiamo un maestro. 
Uno del secolo scorso, affacciato al XXI sec in punta di piedi. Uno di quelli che una volta, quelli prima di noi, potevano trovare nelle aule universitarie. Adesso no, i moduli ci permettono di incontrare solo chi si è laureato prima di noi (vero è, che che io l'ho presa un po' troppo comoda...).

Non so molto di lui, sempre per la scarsa fretta che ho di studiare, le mie conoscenze di storia dell'architettura si limitano al moderno, il contemporaneo l'ho un po' lasciato da parte. Approfitto dell'evento della dipartita del Maestro Sottsass da questo mondo per fare un copia incolla istruttivo e riparatore. 

Su La Stampa viene fatta una proporzione Sottsass Milano = Andy Warhol : New York. Mi sembra impegnativa ma stimolante a questo post impegnato che mi sono messa all'anima!

Note biografiche

Architetto e designer, nasce a Innsbruck nel 1917. Laureato in architettura al Politecnico di Torino nel 1939, inizia la sua attività a Milano, dove nel 1947 apre un proprio studio di design, campo nel quale opera, quasi esclusivamente, dal 1958. In questi anni inizia la sua collaborazione con la Olivetti (con quattro macchine da scrivere Olivetti ottiene il Compasso d’oro nel 1970), per la quale, nel 1972, progetta un sistema di mobili e di attrezzature per uffici, funzionalmente correlato all’uso delle varie macchine esistenti. Artista di molteplici interessi, svolge la sua ricerca e le sue esperienze in campi diversi dell’espressione. Pittore, fa parte del MAC (Movimento Arte Concreta), partecipando nel 1948 alla prima rassegna collettiva a Milano. Nello stesso anno è tra i promotori della mostra tenuta a Roma sull’Arte astratta in Italia; quindi, aderisce allo Spazialismo. Attivo nel settore della ceramica, dello smalto su rame, del gioiello, del vetro, nel 1975 ha disegna originali forme di vetro colorato, eseguite, in limitata tiratura, dalla vetreria muranese Vistosi (per Artemide).

È soprattutto nella progettazione dei mobili che la forza innovativa dell’ingegno di Sottsass non conosce ostacoli, facendo dell’architetto una figura centrale del design internazionale.

In anticipo sugli anni della contestazione, egli aveva indicato il design come strumento di critica sociale, aprendo la via alla grande stagione del radical design (1966 - 1972) e all’affermazione della necessità di una nuova estetica: più etica, sociale, politica.
Deluso da un’industria sempre più vorace, Sottsass programma l’unione delle coeve suggestioni avanguardiste, Pop, poveriste e concettuali, con l’dea di un design "rasserenante", sostenitore di un consumismo alternativo a quello imposto dalla "società della pubblicità".

Dopo i lavori a forte carattere sperimentale per Poltronova, la mostra al MoMa, il lavoro con il gruppo Alchimia, arriva l'esperienza di Memphis - dal nome di una canzone di Dyland - gruppo che Sottsass fonda con Hans Hollein, Arata Isozaky, Andrea Branzi, Michele de Lucchi ed altri architetti di caratura internazionale che cambiano il volto del mobile contemporaneo. "Memphis dona agli oggetti uno spessore simbolico, emotivo e rituale. Il principio alla base di mobili assurdi e monumentali è l’emozione prima della funzione"
E’ il caso della sottsassiana Carlton, una libreria che si pone a metà strada tra un totem e un video game. Una "risposta ludica alla necessità di avere forme solide e godibili: un modo per raccordare, non senza ironia, il sacro e il profano, la storia e l’attualità, l’archetipo e le sue manifestazioni". Questi mobili - Beverly, Casablanca, ecc - disegnati tra il 1981 e il 1985 sono tra i suoi progetti più noti, vere icone della modernità.

Bello poter salutare visitando la mostra in corso a Trieste, al Salone degli Incanti dell'ex Pescheria, dal 6 dicembre 2007 fino al 2 marzo 2008, da titolo "Vorrei sapere perché. Una mostra su Ettore Sottsass", la mostra che lui stesso ha definito così: "una mostra piccola ma molto emozionante; mi piacerebbe che uscissero piangendo, cioè con un'emozione"
L'unica ed ultima sua mostra italiana nella sua lunga vita di novantenne.

info tratte da archimagazine.com

13 dicembre 2007

Whalena

Grazie a Tostoini ho scoperto quest'iniziativa Toy Night 07, e anche vari soggetti interessanti, tipo ... giulia, un sito molto carino e lei molto brava. Non è geniale l'apparecchiatura?

04 dicembre 2007

Erwitt

Per rispondere a virruzza che ha commentato il mio post precedente, la mostra di Eliott Erwitt c'è stata, a Milano presso Forma fino a 1/2 giugno scorso. 80 foto tra cui questa a fianco.
Questo il sito del grande maestro, che mi chiedo ma quanti cappero di anni avrà?

03 dicembre 2007

Patrimonio


È arrivato.
In libreria.

Patrimonio
di Philip Roth, edito da Einaudi in vendita dal 27 novembre.

Mentre i suoi lettori americani si godono Exit Gost, a noi Einaudi permette finalmente di leggere Patrimony (edito 1992). Sembra sia la storia vera del rapporto dell'autore con padre morto di cancro.
"Toccante, intenso, meno caustico del solito, dolentissimo. Un Roth diverso."

La foto a fianco è di Elliott Erwitt, Connecticut 1990. Magnum (mica pippe!)

30 novembre 2007

Maria Piena di Grazia

Ricevo e volentieri promuovo:

L’Angolo dell’Avventura di Firenze e MONDOGIOVANI presentano la II EDIZIONE del CINEFORUM c/o il Circolo Boncinelli via di Ripoli 209/D Firenze: Donne nel Mondo

Giovedì 6 Dicembre: MARIA FULL OF GRACE di Joshua Marston
con Catalina Sandino Moreno, Yenny Paola Vega, Guilied López. produzione USA, Colombia, 2004 Durata 101 minuti circa.

L'ingresso è libero, il film molto bello e di difficile reperibilità. Non perdete l'occasione!

L'ho visto lo scorso anno, o forse l'anno prima ancora - Iaia aiuto! - nelle prime al Teatro Verdi della Carta Atelier (unico modo per vedere film non di Cecchi Gori a Firenze, o quasi...). Maria Piena di Grazia, è una ragazza colombiana, che per vincere la miseria, per se e la sua famiglia, accetta di fare il corriere della droga ingerendo degli ovuli di cocaina. Rischia la vita, l'ovulo, potrebbe aprirsi e portarla alla morte con atroci sofferenze. Non ha alternative, parte per gli States in compagnia di un'altra ragazza. L'esito drammatico allontana per sempre il sogno americano.

prossimi appuntamenti:
24 gennaio WATER
28 febbraio FRIDA

29 novembre 2007

Il benigni nazionale


"Cari Italiani, con immensa allegria e col cuore che cinguetta come un fringuello appena nato, il 29 novembre in diretta su RaiUno, staremo un paio d'ore insieme a parlare del regalo più bello che ci è cascato addosso"
Roberto Benigni

12 novembre 2007

Città sulla riva






River to River. Florence Indian Film Festival• www.rivertoriver.it
7-13 dicembre 2007
cinema Gambrinus • Piazza della Repubblica, Firenze


Oltre ad un’ampia selezione dei più recenti lungometraggi, cortometraggi e documentari, il Festival presenterà in particolare una retrospettiva dedicata a Bimal Roy (1909-1966), uno dei massimi registi del cinema indiano del passato, spesso accostato ai maestri del Neorealismo italiano per le storie e i temi trattati. Saranno proiettati tre suoi capolavori, in collaborazione con il National Film Archive of India e il Directorate of Film Festivals.
Il primo, Do Bigha Zamin (Due ettari di terra, 1953), ricorda Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. Devdas (1955) ha invece recentemente generato il remake omonimo di Sanjay Leela Bhansali, proiettato a Cannes nel 2002. Il terzo è lo struggente Bandini (La prigioniera) del 1963.
La figura di Bimal Roy sarà peraltro ricordata dal documentario in prima mondiale Remembering Bimal Roy realizzato dal figlio del regista, Joy Roy, che sarà a Firenze per presentarlo al pubblico.
Tra gli ospiti del festival, due donne, entrambe al primo lungometraggio: Chitra Palekar con Maati Maay e la giovane Bhavna Talwar con Dharm.
Interpretato magistralmente dalla bella e famosa Nandita Das, Maati Maay racconta la storia di Chandi, una giovane ragazza appartenente ad una casta subalterna, la cui famiglia si occupa da generazioni di un cimitero per bambini. Quando Chandi avrà un figlio suo, le cose cambieranno.
Dharm, girato con maestrìa e di grande impatto visivo, si svolge a Benares sulle rive del Gange, tra i conflitti hindu-mussulmani. Un sacerdote hindu adotta un bambino, Kartikey, che metterà alla prova le convinzioni più profonde dell’uomo religioso.

Qui il programma definitivo.

05 dicembre 2006

Avrei voluto...

Avrei voluto scrivere della giornata di ieri.
Avrei voluto mettere insieme le tante cose viste e le emozioni sentite.
Avrei potuto cominciare dalla mattina e dalla sua agitazione, continuando per il viaggio e l’arrivo, per le tante facce pallide e senza trucco, per gli occhi gonfi, per gli ombrelli e la loro ritmica danza con il cielo.
Avrei potuto parlare delle preghiere e del rifiuto che generano in me, dell’omelia laica e fraterna, delle parole dell’amico compagno di vita e della Tua emozione alla parola figlia, della forza delle mie mani sulle tue e del nostro affetto.
Avrei voluto parlare di quelle bandiere a mezz’asta, listate a lutto, delle parole dei leader impostate o spontanee che rullano dalla facciata della chiesa, in un moderno don Camillo e Peppone. Parlare di quei sorrisi che ogni tanto incroci in queste folle, di quelle belle facce che ti toccano il cuore, perché con te condividono qualcosa. Parlare degli abbracci e della loro forza, degli applausi, che salutano l’uomo e il suo lavoro, la sua generosità.
Tanto e non solo bello. Tanto si poteva dire.
Il fatto pubblico è concluso, restituiamo il marito e il padre, al dolore delle donne.
Cito solo per ricordare e tenere fermo queste emozioni, quelle immagine che avrei voluto cogliere con l’obbiettivo e che non sono stata capace di fermare.
Ci vuole cuore e forza per fermare il dolore.