Una settimana vegetariana l'anno!
provare?
02 ottobre 2009
05 maggio 2009
SALMAN RUSHDIE A FIRENZE
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Salman Rushdie,
martedì 19 maggio
ore 18 al
Palagio di Parte Guelfa
a cura della Libreria Edison in collaborazione con Mondadori.
Chi non ha letto I Figli della Mezzanotte si è perso un gran capolavoro!
Salman Rushdie torna in libreria con un grandioso affresco di due civiltà al loro apice che si rispecchiano l’una nell’altra.
Un misterioso viaggiatore dai capelli biondi arriva a Sikri, sede della corte Mogul, e chiede udienza al sovrano Akbar il Grande. Lo straniero afferma di venire dalla misteriosa città di Firenze e di avere una storia meravigliosa da raccontare: una storia che lega i destini di quella remotissima città d’occidente a quelli del re indiano.
Inizia così un racconto tanto fascinoso quanto minuziosamente documentato sulla misteriosa Qara Koz, giovane di rara bellezza destinata a sconvolgere con i suoi amori la raffinata corte medicea. Dietro a questa storia però, si snodano anche i mille inesplorati fili che uniscono una delle massime stagioni storiche europee, il Rinascimento italiano, all’apice della propria fioritura culturale ed economica.
Un romanzo storico ambientato nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, contrapposta all’impero illuminato del sovrano indiano Akbar.
04 dicembre 2008
03 luglio 2008
02 luglio 2008
La grafica fuori dal "Comune" torna a casa...
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Vincendo le mie pigrizie e stanchezze da pressione bassa, e facendomi invogliare dalla possibilità di mangiare il gelato più bono del mondo, e ancor di più dalla possibilità di salutare gli - ahimè da me trascurati - amichetti miei, mi sono avventurata per le vie notturne che separano il contado di Sammoro da quel di Campi.
Esperienza spericolata quanto meritata.
Ho trovato un centro storico rifiorito e vitale. Un bello spettacolo dai piedi per aria (vedi foto recuperata in rete de: Transe Express - Inventeurs d'imaginaire - Mobile Honne). Ho scoperto l'arena cinema all'aperto dei miei ricordi d'infanzia e vicoli carini, tanto carini da pensarsi teletrasportati in un borghetto storico dell'Appenino (esagero?).
Metterei in programma, da qui alla partenza per il Giappone ,anche un po' di svago serale, passeggiate, shopping e cinema all'aperto, sottraendo un po' di tempo allo studio delle tradizioni del sol levante.
ps. e quel gelato, che poi alla fine mica l'ho preso!
10 maggio 2008
in 6.000 a 100 passi da Badalamenti
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A trent'anni dall'assassinio di Peppino una manifestazione nutrita. Qui la notizia.
http://www.peppinoimpastato.com/
14 aprile 2008
L'influenza del voto
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Inizia ora la grande maratona dei risultati elettorali.
...se torna il nano mi metto ad imparare un'altra lingua, prima o poi emigro. (per comprare i voti degli italian
31 marzo 2008
"India, Mostra Fotografica di Tamara Farnetani: Donne di Vrindavan"
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In programma dall'8 al 16 marzo alla Sala espositiva della chiesa Santa Maria della Misericordia di via Oberdan a Perugia.
La mostra sarà replicata ad Assisi dal 5 al 13 aprile presso la Sala Pinacoteca, piazza del Comune e a Spoleto dal 19 al 27 aprile, presso il Chiostro di S. Nicolò, in via Elladio.
Per info http://donnedivrindavan.blogspot.com/
15 febbraio 2008
Spengete la luce!
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Sarà il caso che metta la sveglia.
Che bello, è già venerdì.
15 gennaio 2008
La giostra della vita
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Uno va e l'altro viene.
Per Remo che se ne va, arriva l'Agnese.
2,940 kg di bellezza a sentire il padre. Aspetteremo il suo ok per verificare la somiglianza.
Grande Mao, Grande soprattutto la B.
Un bacione e in bocca al lupo al pargoletto!
14 gennaio 2008
Ciao Remo
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L'ultimo saluto a Remo Romolini, i'Sovietico, 14 gennaio 2008, presso la Casa del Popolo di Campi Bisenzio.
Le persone erano molte di più, ma non è stato facile anche solo fare questi scatti.
Alcune foto del settimanale Metropoli sull'evento, qui.
10 gennaio 2008
Tata Nano, è arrivata.
Al tg, ho visto la presentazione fatta al salone dell'auto di Nuova Delhi, sembrava un po' quella della 500 Fiat fatta a Torino lo scorso luglio, stessa musica. Sì, perché la Fiat è in partnership, sembra che il design sia italiano, dello Studio Idea. Fa sempre figo, anche in India, avere il design made in Italy, sembra che ci rimanga solo quello, il design.
Avranno risparmiato sui diritti d'autore per lo Show?
La cosa che vorrei sapere è per quanti indiani è omologata?
02 gennaio 2008
Sottsass, Memphis e Dyland.
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È soprattutto nella progettazione dei mobili che la forza innovativa dell’ingegno di Sottsass non conosce ostacoli, facendo dell’architetto una figura centrale del design internazionale.
In anticipo sugli anni della contestazione, egli aveva indicato il design come strumento di critica sociale, aprendo la via alla grande stagione del radical design (1966 - 1972) e all’affermazione della necessità di una nuova estetica: più etica, sociale, politica.
Deluso da un’industria sempre più vorace, Sottsass programma l’unione delle coeve suggestioni avanguardiste, Pop, poveriste e concettuali, con l’dea di un design "rasserenante", sostenitore di un consumismo alternativo a quello imposto dalla "società della pubblicità".
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E’ il caso della sottsassiana Carlton, una libreria che si pone a metà strada tra un totem e un video game. Una "risposta ludica alla necessità di avere forme solide e godibili: un modo per raccordare, non senza ironia, il sacro e il profano, la storia e l’attualità, l’archetipo e le sue manifestazioni". Questi mobili - Beverly, Casablanca, ecc - disegnati tra il 1981 e il 1985 sono tra i suoi progetti più noti, vere icone della modernità.
13 dicembre 2007
Whalena
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04 dicembre 2007
03 dicembre 2007
Patrimonio
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È arrivato.
In libreria.
Patrimonio di Philip Roth, edito da Einaudi in vendita dal 27 novembre.
Mentre i suoi lettori americani si godono Exit Gost, a noi Einaudi permette finalmente di leggere Patrimony (edito 1992). Sembra sia la storia vera del rapporto dell'autore con padre morto di cancro. "Toccante, intenso, meno caustico del solito, dolentissimo. Un Roth diverso."
La foto a fianco è di Elliott Erwitt, Connecticut 1990. Magnum (mica pippe!)
30 novembre 2007
Maria Piena di Grazia
L’Angolo dell’Avventura di Firenze e MONDOGIOVANI presentano la II EDIZIONE del CINEFORUM c/o il Circolo Boncinelli via di Ripoli 209/D Firenze: Donne nel Mondo
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con Catalina Sandino Moreno, Yenny Paola Vega, Guilied López. produzione USA, Colombia, 2004 Durata 101 minuti circa.
L'ingresso è libero, il film molto bello e di difficile reperibilità. Non perdete l'occasione!
L'ho visto lo scorso anno, o forse l'anno prima ancora - Iaia aiuto! - nelle prime al Teatro Verdi della Carta Atelier (unico modo per vedere film non di Cecchi Gori a Firenze, o quasi...). Maria Piena di Grazia, è una ragazza colombiana, che per vincere la miseria, per se e la sua famiglia, accetta di fare il corriere della droga ingerendo degli ovuli di cocaina. Rischia la vita, l'ovulo, potrebbe aprirsi e portarla alla morte con atroci sofferenze. Non ha alternative, parte per gli States in compagnia di un'altra ragazza. L'esito drammatico allontana per sempre il sogno americano.
prossimi appuntamenti:
24 gennaio WATER
28 febbraio FRIDA
29 novembre 2007
Il benigni nazionale
12 novembre 2007
Città sulla riva
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River to River. Florence Indian Film Festival• www.rivertoriver.it
7-13 dicembre 2007
cinema Gambrinus • Piazza della Repubblica, Firenze
Oltre ad un’ampia selezione dei più recenti lungometraggi, cortometraggi e documentari, il Festival presenterà in particolare una retrospettiva dedicata a Bimal Roy (1909-1966), uno dei massimi registi del cinema indiano del passato, spesso accostato ai maestri del Neorealismo italiano per le storie e i temi trattati. Saranno proiettati tre suoi capolavori, in collaborazione con il National Film Archive of India e il Directorate of Film Festivals.
Il primo, Do Bigha Zamin (Due ettari di terra, 1953), ricorda Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. Devdas (1955) ha invece recentemente generato il remake omonimo di Sanjay Leela Bhansali, proiettato a Cannes nel 2002. Il terzo è lo struggente Bandini (La prigioniera) del 1963.
La figura di Bimal Roy sarà peraltro ricordata dal documentario in prima mondiale Remembering Bimal Roy realizzato dal figlio del regista, Joy Roy, che sarà a Firenze per presentarlo al pubblico.
Tra gli ospiti del festival, due donne, entrambe al primo lungometraggio: Chitra Palekar con Maati Maay e la giovane Bhavna Talwar con Dharm.
Interpretato magistralmente dalla bella e famosa Nandita Das, Maati Maay racconta la storia di Chandi, una giovane ragazza appartenente ad una casta subalterna, la cui famiglia si occupa da generazioni di un cimitero per bambini. Quando Chandi avrà un figlio suo, le cose cambieranno.
Dharm, girato con maestrìa e di grande impatto visivo, si svolge a Benares sulle rive del Gange, tra i conflitti hindu-mussulmani. Un sacerdote hindu adotta un bambino, Kartikey, che metterà alla prova le convinzioni più profonde dell’uomo religioso.
Qui il programma definitivo.
05 dicembre 2006
Avrei voluto...
Avrei voluto mettere insieme le tante cose viste e le emozioni sentite.
Avrei potuto cominciare dalla mattina e dalla sua agitazione, continuando per il viaggio e l’arrivo, per le tante facce pallide e senza trucco, per gli occhi gonfi, per gli ombrelli e la loro ritmica danza con il cielo.
Avrei potuto parlare delle preghiere e del rifiuto che generano in me, dell’omelia laica e fraterna, delle parole dell’amico compagno di vita e della Tua emozione alla parola figlia, della forza delle mie mani sulle tue e del nostro affetto.
Avrei voluto parlare di quelle bandiere a mezz’asta, listate a lutto, delle parole dei leader impostate o spontanee che rullano dalla facciata della chiesa, in un moderno don Camillo e Peppone. Parlare di quei sorrisi che ogni tanto incroci in queste folle, di quelle belle facce che ti toccano il cuore, perché con te condividono qualcosa. Parlare degli abbracci e della loro forza, degli applausi, che salutano l’uomo e il suo lavoro, la sua generosità.
Tanto e non solo bello. Tanto si poteva dire.
Il fatto pubblico è concluso, restituiamo il marito e il padre, al dolore delle donne.
Cito solo per ricordare e tenere fermo queste emozioni, quelle immagine che avrei voluto cogliere con l’obbiettivo e che non sono stata capace di fermare.
Ci vuole cuore e forza per fermare il dolore.