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11 giugno 2007

Ode alla bici!

È da un mesetto abbondante che giro in bici, ovvero... ci vado a lavorare, mica sto tutto il giorno a gironzolare in bici! Magari! Faccio quel breve tragitto di tre chilometri da casa a lavoro con la mia bici, che è ancora quella che mi sono comprata a 14 anni con i soldi del mio primo lavoro estivo, che a pensarci bene, è ancora più o meno il lavoro che faccio adesso. Devo dire la verità, non l'ho mai apprezzata molto, ho sempre preferito passeggiare a piedi, insomma per diletto la bici non mi ha mai interessato. Invece come mezzo di trasporto la trovo eccezionale. Voglio cantare le mie lodi a questo strumento a due ruote che nasce secondo Wiki nel 1818 e che sfrutta al massimo le capacità muscolari umani e meccaniche.

Andare in bici ti concede più tempo per pensare. Su i lunghi tragitti, hai più tempo per pensare, per osservare la strada, magari una che hai fatto tutti i giorni ma che non hai mai osservato perché la macchina corre veloce e devi guardare avanti. Il tempo per pensare è tempo che rimane per te.

Andare in bici, ti ricorda che non esiste solo macchina, che sei un fascio di muscoli da coordinare, che il dislivello è faticoso da superare e che le buche ti rincoglioniscono fino all'osso del collo. Andare in bici ti ricorda che hai un corpo anche senza fare yoga o andare in palestra.

Andare in bici ti fa capire che c'è diversa gente che non ha la macchina e che procede a piedi lungo strade a grande percorrenza oppure su due ruote come te. Ad andare in bici sono rimasti i velocisti, quelli con le tutine aderenti e aerodinamiche, i salutisti, li riconosci dal caschetto e la borsetta di stoffa, oppure chi non ha altre possibilità, e sono la maggioranza, la povera gente. La povera gente è solidale. Spesso ti guarda passare, ti annetto con lo sguardo alla loro congrega.

Andare in bici fa risparmiare e questo non è secondario. Il carburante è l'oro del nostro secolo, quello che determina tutto. Non credo sia possibile rinunciare alla modernità, ma non è nemmeno giusto rinunciare a governarla.

02 febbraio 2007

Ricomincio da tre..nta!

Mmmmmaaaaaaagari! Questa sarebbe stata la volontà, ma quando sono arrivata a bordo vasca ho guardato l’orologio prima di togliermi gli occhiali e avevo solo mezz’ora! Mezz'ora per nuotare, lavarmi, mangiare… eh magari una capatina nell’idromassaggio non guasterebbe.
La mancanza di tempo è andata a discapito della quantità di vasche.

È tanto che non nuoto, tanti pacchetti di sigarette fa. Per di più, è anche tanto che non faccio un po’ di esercizio fisico aerobico. Ho smesso ad aprile, quando ho ripreso a fumare. Come un binomio inversamente proporzionale, in questi giorni che sto rallentando con le sigarette, voglio iniziare di nuovo a nuotare. A dire il vero… le sigarette scendono perché non ne ho più voglia e la necessità di movimento viene da una visione che ho avuto allo specchio delle mie scorte adipose.

Ho sempre vissuto la piscina come un’attività forzata. Mi ci hanno avvicinata da piccola i miei genitori, convinti di quel che dicono i medici, che il nuoto è l’attività più completa. Non facevo i salti di gioia per andare, sempre di corsa, sempre pigra, sempre poco adatta alla competizione… non che non sia competitiva, anzi, ma mi piace vincere! ...E a nuotare sono sempre stata una schiappa, come in qualsiasi altra attività sportiva.
L’odore di cloro era il simbolo di supplizio.
Sono riuscita a sfatare il tutto, da grande, quando con una allora amica, nel ‘98, ci siamo imposte di fare movimento. E così è stato, ininterrottamente fino al novembre del 2005, ho frequentato la stessa piscina. Lei non c’era più, nè in piscina, nè nella mia vita, come tante cose nell’arco di 7 anni.
Ma alla lunga, anche una tipa come me, miope, frettolosa e poco attenta, riesce a socializzare anche in vasca, dove non si parla molto e non si sente niente. Ne è venuto fuori un bel gruppo di amici che ancora mi chiama per le cene di fine corso.


Veniamo ad oggi, al grande rientro in acqua. Costume nuovo. Eh sì, perché per incentivarmi, e più che altro perché credevo davvero di non averne più, mi sono comprata ben due costumi! Sì sì, due! Andando a posta ieri dopo lavoro in un negozio economico.
Stamani me ne parto da casa in tuta e proseguo poi per la piscina, con una tranquillità sorprendente. Emozione zero. In passato l'odore del cloro m'avrebbe preso alla gola. Solo una cosa da fare e da fare veloce, da far rientrare presto nelle mie abitudini.
Entro, pago l’ingresso, stranamente la tipa che mi riceve è simpatica, attrezzata con braccialetto e sovra scarpe entro. Cambio posto, voglio rinnovare le abitudini. Mi trovo uno scomodo posticino dietro una colonna in fondo in fondo. Perché no?!

Arrivo all’acqua. Scelgo la corsia lenta. Dopo aver calcolato lo scarso tempo a disposizione, mi metto a sedere sul bordo. Le gambe dentro l’acqua. Il primo ricordo che viene alla pelle, la temperatura fredda dell’acqua. Quel freddo salubre e vibrante che ti da una scossa forte per tutta la spina. Decido di andare come mi viene, piano magari, ma vediamo cosa accade, domani è un altro giorno, sempre se non mi faccio male prima. Ed entro in acqua, tocco il fondo, risalgo, mi spingo dal bordo, parto a stile. Prima la respirazione mi assiste, riesco a tirare anche il fiato com’era mia abitudine, conto, uno, due, tre, sei bracciate prima di respirare… ricordo che non è corretto, meglio ossigenarsi spesso… tocco il bordo e riparto. Ce la faccio. Meno male che la tipa in vasca con me, va ancora più piano, mi gratifica lasciandosi sorpassare un paio di volte. La seconda vasca, aggiusto l’occhialini di una gradazione di tanti anni fa, sempre meglio di niente. Terza vasca, incomincio a ricordare, la spinta della mano fino in fondo, il braccio che in acqua sta vicino al busto... Quarta a stile, respiro più spesso… il fumo si fa sentire, incomincia anche a smuoversi un sacco di roba nei polmoni. Fine stile, adesso provo a rana.. qualcosa non torna, non scorre, piano, distenditi, senti la spinta, coordina le braccia con le gambe. Altre 3 così e sono 8 in totale. Arriva il peggio il dorso, ormai sono a provare, proviamole tutte. All’andata già già, al ritorno prendo una sberla da quello della corsia accanto e mi grattugio tutta una spalla nel separa corsie… nananana.. altre due.. uff.. finisco le vasche con diverse bracciate a stile e poi riparto, intenzionata a ripetermi.

Quanto mi piace l’acqua e il suo azzurro. In piscina è ancora più forte, nelle giornate di sole così, la luce vibra dentro l’acqua muovendo automaticamente il mio sorriso. È questo che mi spinge a tornarci, a riuscire a farmi piacere quest’attività forza, l’acqua e la luce che le si muove dentro. Nella seconda serie di 4 stile comincio a ricordarmi qualcosa anche su come battere le gambe, su come misurare le forze e coordinare con la spinta delle braccia. Inutile dir che ricordo bene la teoria, ma indegnamente metto in pratica. Niente a che vedere con quell’armonico fluire…
Ancora 4 a rana, e siamo a 20. Altre 4 a dorso non le reggo, anche perché ho uno che mi sta dietro, entrato in sostituzione della tipa in bikini che rinvigoriva il mio ego, e che invece di starmi davanti, mi sta alle costole. Passa passa… compromesso: 2 a dorso e 2 stile. 24 e si chiude. Passo cinque minuti nell’idromassaggio, giusto il tempo di iniziare a grattarmi. Ma dice che è quello che deve fare, riattivare i tessuti, pizzicandoli… doccia, phon e acquisto panino, guardo l’orologio e sono già un quarto d’ora in ritardo. Questa non è una novità, però ho fatto cosa buona. Ho iniziato.

26 giugno 2006

La prospettiva del fiume





Weekend Rafting

Non solo l'andar per fiume, che detto tra noi, è proprio fantastico, ma tutto il weekend. Ritmi serrati, una buona compagnia, dell'ottimo vino e la montagna vista dal fiume.
La prospettiva dall'acqua è stata la sorpresa maggiore. Partendo dall'idea errata che ho dello sport in genere, immaginavo di dover star sempre a testa bassa concentrata sul dar farsi, o meglio su quello che non era da fare… invece i momenti in cui l'acqua ti porta e al centro del fiume scorri silenzioso, sono stupendi!
Grazie F., è stato un bellissimo fine settimana.

16 giugno 2006

proposta indecente

sms alle 8,17
Vieni a fare rafting com me il 23 e 25 giugno?


adoro quest'uomo!