
...e con oggi ho fatto molto dei proposito illustrati nei punti precedenti!
E sono soddisfatta! ^_^
Oggi ho inviato al tipografo il lavoro che tanto mi ha preso in questo aprile.
È un cliente "mio", di quando lavoravo in autonomia e ci tengo in modo particolare, anche perché non è il solito lavoro commerciale, ci posso mettere del mio, qualcosa oltre la scritta grossa che si veda bene a colori vivaci.
Un lavoro al quale tengo particolarmente e nel quale ci ho messo molto.
Ne abbiamo cominciato a parlare a febbraio. Voleva fare il lavoro con tempi più umani rispetto all'anno prima. Avevamo parlato, ed anche scritto nei cartecci vari, "un mese di tempo per elaborazione materiale".
È successo di tutto in questo mese, tutto, tranne che elaborare il testo.
Terremoto compreso.
Ci siamo rivisti il 6 di aprile o giù di lì, dopo il mio scritto di statica. Il tempo che ci eravamo dati per la consegna in tipografia era il 24 aprile. Tassativo. Il materiale stampato doveva imbarcarsi per la Sicilia insieme ad altro materiale e presentato il 18 maggio.
Nella mia testa, al tavolo con loro, mente mi illustravano le date, scorrevano tutti gli eventi concomitanti. Il lavoro dell'ufficio, quello che coinvolge tutta l'azienda, in scadenza tassativa il 24 causa inaugurazione. L'orale di statica, nell'ipotesi di passare lo scritto, e il 17 aprile lo avremmo saputo.
PANICO
Forse mettere tutto insieme non era impossibile, ma sicuramente era molto molto difficile.
L'ansia è lievitata come il pane, un volume altissimo, rimbombante, sempre presente.
Cosa ho fatto? Ho continuato a lavorare a tempi più o meno normale, pochi straordinari e tanti dopocena e week end (tutti) sui libri.
Ho cercato di portare avanti le mie personali priorità, quest'esame per il quale tanto mi ero sacrificata durante tutto l'inverno.
L'ho potuto fare anche perchè il cliente poco o niente mi aveva dato per lavorare, ho accondisceso i suoi tempi, anche se sapevo che mi si sarebbero ritorti contro, e non ho mai smesso di pensarlo. Il 16 avevo giusto definito la copertina.
Il 17, il giorno fatidico del verdetto, la febbre a 39!
...io pensavo fosse lo stress, ma la dottoressa quando gliel'ho detto m'ha preso per
grulla, "la febbre non puo' venire da stress!!"... e giù antibiotici, quelli per le vie respiratorie dice lei senza nemmeno vedermi.
Lunedì 20 ancora ho la febbre a 37 e la notte picchi di temperatura alta a 39. Vado comunque a lavoro, 9 ore per sistemare l'
emergenza ufficio, ma soprattutto per placare la mia ansia.
Si perché a letto con la febbre alta mi distruggeva di più sapere di aver lasciato incompiuto un sacco di cose che i dolori ad ogni parte del corpo. Ed ero veramente a pezzi, tanto da non sentire quello che viene definito
"uno degli ascessi più dolorosi". Poi per fortuna il mio corpo si manifesta in modo visibile anche ad un'insensibile come me.
Dopo l'
inaugurazione della baracca, dopo l'individuazione dell'infezione, ho potuto ricominciare a pensare a me. Un giorno intero a dormire e poi di nuovo con il naso sui libri e i numeri in testa.
Lunedì 27 l'inizio della catarsi, quella che forse si concluderà domani ma che ha il suo principio della fine proprio oggi. Dopo un
tour de force di ieri sera davanti al monitor, abbiamo inviato il nostro pdf ad alta risoluzione al tipografo postmoderno. Potrei cantar vittoria ma non lo faccio, fino a che non si vede la ciano e si da "ok si stampi" definitivo io attendo a dar fiato alle trombe.
Le ultime stazioni di questa via crucis posso dire apertamente (...e sorprendentemente) di averle vissute con estrema serenità. Rassegnata a bruciarmi festivi, primo maggio e serate per la causa. Cosciente che con la dedizione e l'applicazione ad oltranza, sarei arrivata alla fine nei tempi ri-definiti 5 maggio in stampa.
Ed oggi fu.
E come festeggiare se non con del sano e rilassantissimo SHOPPING?!
Me lo meritavo.
Mi sono lasciata un po' prendere la mano, o meglio la carta, ma ho trovato due oggettini che ne valevano la pena e insomma, mi sentivo di meritarmelo!
Dentista, Shopping e Yoga.
Soddisfatta per ora e domani ogni inconveniente si valuterà!