Ecco a voi il Peter Pan dei nostri giorni: Will Lightman, 36 anni, londinese doc, con una faccia da «serial bravo-ragazzo». Praticamente non fa un tubo tutto il giorno (suo padre gli ha risolto il problema lavoro nel più bizzarro dei modi), si preoccupa di vivere vestire mangiare cool e l’unico principio etico di cui è assolutamente certo è: non si deve mentire su stessi nei test delle riviste. Le donne? L’ideale è separata, meglio se abbandonata, con figli e in rotta con gli uomini, cioè: ognuno a casa sua e zero problemi. E così Will pensa bene d’infiltrarsi in un gruppo di sostegno per genitori single… Al varco lo aspettano due belle sorprese: 1. Fiona, troppo hippy, troppo vegetariana, troppo fissata con Bob Marley, e soprattutto 2. Il figlio di Fiona, Marcus, 12 anni, che non sa nulla di calcio, ai Nirvana preferisce Joni Mitchell (?!) e ha un disperato bisogno di qualcuno che gli dia le istruzioni per l’uso del mondo…
Intelligente, originale, spassoso, e illuminato da un talento narrativo che fa apparire tutto semplice, Un ragazzo corre leggero verso la sua conclusione, in un intrecciarsi di situazioni e personaggi che alla fine ci lascia con l’impressione, assai rara, di aver letto una vera storia dei nostri tempi.
«Calvino diceva: "Le cose profonde sono diventate davvero profonde quando cominciamo a dirle con leggerezza". Ecco: in quanto a leggerezza profonda non c'è nessuno che pareggi il talento e la divertente malinconia di Nick Hornby. Leggete Un ragazzo. Se vi piace, vi piacerà così tanto che poi avrete voglia di correre a comprare tutti gli altri libri di Hornby.»
Francesco Piccolo
Non l'ho ancora finito, ma devo ammettere che queste 4 righe di Francesco Piccolo, lo raccontano proprio bene. Una lettura leggera ma che apre una fiinestra sul rapporto genitori/figli. Genitori di nuova generazione che si rapportano ai loro cuccioli in modo nuovo, per necessità o scelta, creando lacune nella loro infanzia. Protagonisti del domani cresciuti troppo in fretta, responsabili della propria madre. La leggerezza è un prodotto dell'infanzia, se non la si è conosciuta come applicarla nella vita da adulti?