19 giugno 2006

l'orologio biologico

Incredibile. Non è la prima volta. Capita quando la sera “bevucchio” un po’ di più. Nemmeno tanto, solo un po’ di più. Quando arrivi a quella condizione di leggera euforia che non intacca la capacità di deambulare in modo ortogonale alla terra, che non riduce le tue già pietose capacità oratorie e che ti consente ancora una favella fluida, magari sì, con qualche parola in più ma senza inceppamenti. Bhe niente di dannoso apparentemente. Almeno per la serata, nessuno ti deve riaccompagnare o mettere a letto. Sembra tutto ok. Appunto sembra. Con questa modica quantità di alcol il mio orologio biologico sballa, accellera, anticipa la naturale sveglia delle 9 ad ore improbabili del mattino!
Stamani alle 4 mi sono imposta di rimanere a letto almeno fino alle 6.
La cosa peggiore deve ancora venire. Il mio fisico, sabotato nei lumi dalla levataccia, perde ogni cognizione di essere e si investe di uno strano ruole: la casalinga (isterica). A quell’ora del mattino, può essere le 4, le 5, le 6 non importa, rassetto, riordino, pulisco a fondo ecc.
Quando alle 9, magari di un giorno festivo, mi accorgo che è tutto stramaledettamente a posto, i miei nervi cedono. Ho tutto il giorno davanti e sono già un cencio.. e niente, dico niente.. sonno! Ecco stamani è accaduto lo stesso. Unica consolazione, esistono ancora giorni in cui il mio orologio biologico funziona ed io normalmente mi desto alle 13, anche sotto un piumone, in una media giornata di giugno a 25 gradi.