È qualche giorno che giro in motorino. Spostamenti in città e quindi convenienza di movimento in zone proibite alle auto. Ma anche una gran soddisfazione, un controllo più diretto del mezzo e contaminazione con l’aria fresca. Mi piace non lo posso negare e questa soddisfazione degenera in una guida non proprio attenta! L’altro giorno manca poco abbraccio il fianco di una Sita in corsa.. già. Non era proprio un gesto d’affetto. Poi altri occasionali timori che non mi hanno ricondotto alla cautela.
Ieri le prime gocce d’acqua, un pensiero… “occhio che si scivola” “naaaa, non supersonia!” detto fatto.. non c’è cosa peggiore che tirarsele! Via di novoli, entro con l’arancio, scatta il rosso, accellero in curva, e… “scivolo scivolo scivolo! Azz.. sono in terra!.. porcaput.. riparte il semaforo di via di novoli.. mi schiacciano!” Alla velocità della luce porto in piedi me e il motorino che mi sta addosso.. “peeee!” una macchina di fianco e .. giungo sulla riva del fiume di traffico, sposto lo sguardo in basso.. sono nera come l’asfalto.. “azz se tingel'asfalto! funziona tutto?? piede a terra, la caviglia gira…” “S’è fatta male?” alzo lo sguardo, un tenero poliziotto è lì per soccorrermi... “chiamiamo un ambulanza?” Naaaaa “nonono sto bene.. grazie grazie”. Tiro il fiato, entro in un bar, la chiave del cesso, lavaggio lesto con la carta e … il ginocchio destro è sfregiato da un bel po’ di graffi e qualche livido.. niente.. “m’è andata bene”. Acqua, caffè, saluto, riparto.
La giornata poi prosegue con il dubbio di dolori lancinanti a seguito, ma niente è stata solo na’ bella botta.
Non demordo, sono sempre in motorino, ma stavolta porto con me Cautela.