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[...] abbandonate la linea più diretta verso il Gange, scendere ad Agra, vedere il Taj Mahal e proseguire dopo per Kanpur, dove avrebbero visto Il Gange, e poi Benares.
« Inoltre, il Taj Mahal é vicino a un fiume, lo Yamuna, e lei va matto per i fiumi»
[...] Ormai ad Agra, Carvalho avvertì che con il Taj Mahal avrebbe saturato la sua capacità di assimilare pietre per quel giorno. Biscuter accetto le condizioni, senza tuttavia smettere di osservare il detective per verificare il continuo effetto suscitato in questi dal monumento. Anche se Carvalho resse con una certa indifferenza tale impatto quando fece ingresso nel monumento necrofilo, si commosse invece quando in fondo al giardino vide il mausoleo costruito in omaggio all'amata e prolifica regina Mahal, morta dopo aver partorito il quattordicesimo figlio e omaggiata dall'ardente sposo, che non badò a spese per innalzare quel che un poeta ebbe a chiamare "il più splendido monumento all'amore" e il melenso R. Tagore: "una lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo". [...] Carvaho provava un'attrazione quasi magnetica pre la luminosità dell'edificio [...] il Taj Mahal continuava ad essere una delle meraviglie del mondo che dava un senso alla visione turistica appena concesso da Carvalho all'estetismo da rivista illustrata propria del suo aiutante.
[...] Diedero un'occhiata alle moschee che scandivano il maestoso mausoleo e Carvalho si sedette a meditare sulla capacità di misurazione della bellezza custodita all'interno di ogni essere umano. Rifiutava le informazioni come aiuto all'emozione estetica [...]
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da Millennio, Manuel Vázquez Montalban 2004 Feltrinelli
Ciao Manolo!