- 1428 Firenze, nel periodo florido del governo oligarchico che precede l’avvento dei Medici che vede insieme in città Brunelleschi, Donatello e Alberti;
- 1432/34 Roma
- 1434 Firenze
- 1436 Bologna
- 1438 Ferrara
- 1443/72 Roma, dove rimarrà fino alla morte nell'72.
La sua sarà una cultura umanista, spiccherà in molteplici discipline, sia letterarie, filosofiche che matematiche.
Sarà un vero artista Rinascimentale. Appartiene al gruppo di seconda generazione, che si occuperanno di codificare e stendere le regole per una sistematizzazione delle singole arti, che andavano definendosi come autonome staccandosi dalle corporazioni delle Arti e Mestiri. Passando dal Medioevo al Rinascimento, cambia la figura dell'artista, che non è più l'artigiano di bottega ma diventa un intellettuale cortigiano. Le forme d'arte acquisiscono autonomia tra di loro, cercando ognuna di primeggiare sulle altre. LBA da artista multiforme qual'era scriverà un trattato per ciascuna delle maggiori discipline:
De Pictura - per la pittura
De statua - per la scultura
De Re Aedificatoria - per l'architettura
Dati sulla pubblicazione del De Re Aedificatoria.
- LBA lo redige negli anni della sua permanenza romana, lo conclude nel 1452.
- prima pubblicazione postuma in latino 1485.
Riporterà, in analogia al trattato vitruviano, la dedica al potere, in questo caso papa Niccolo V. È scritto nella lingua dotta – il latino - perché si rivolge a committenti e architetti, individuati come persone colte nelle definizioni del suo trattato.
- 1550 La seconda pubblicazione, o meglio prima traduzione in italiano volgare, viene stampata a Firenze a cura di Cosimo Bartoli, nel 1550. Secondo A. Poliziano, LBA l'avrebbe dedicata a Lorenzo il Magnifico.
Analogie con il trattato vitruviano:
- dedica al potere (papa Niccolò V vs Cesare Augusto)
- forma del trattato, suddivisione in 10 libri anche se LBA senza prefazione,
- contenuti:
- richiamo continuo agl'antichi – tra cui per LBA lo stesso Vitruvio – e citazione di fatti storici,
- elabora dai genera di Vitruvio la teoria degl'ordini architettonici aggiungendovi il composito, assente nel Latino perché diffuso largamente dopo la sua morte,
- concetti base che compongono l'architettura come firmitas, utilitas e venustas.
Differenze/critiche:
- posizione assolutamente antivitriviana è quella di considerare l'elemento continuo, la parete, come elemento fondamentale dell'architettura a scapito di quello puntiforme, la colonna. Per LBA la colonnata o pilastrata è una parete discontinua, costituita da una teoria di colonne.
- di forma: i suoi 10 capitoli non hanno prefazione. La prefazione è unica ed è posta all’inizio.
Concetti.
Definisce la funzione dell'architettura e dell’architetto come un impegno sociale, di costruzione della società, di modellazione dell’ambiente umano. L’architetto dovrà essere una figura colta, uno scienziato con qualità morali alte, che conosca disegno e matematica per avere possesso del controllo dell'opera. Individua il primato dell'architettura sulle altre arti e nell'architetto il primo responsabile della forma dell'ambiente umano.
Introduce la Varietas, ovvero il modo per ovviare ala rigidezza delle norme e dare voce alla espressività delle singole individualità.
Non elabora una teoria dell’architettura autonoma, parte dai concetti classcità romana, dai Genera di Vitruvio, gli ordini architettonici, inserendovi anche il composito, assente in Vitruvio esclusivamente perché si è sviluppato maggiormente nella tarda Età Imperiale. Contrariamente al Latino, considera l’ormanento come un fatto aggiunto, non prodotto dealla forma architettonica. Verrà relazionato al rango dei committenti dell'architettura.
Il De Re Aesificatoria avrà meno diffusione del trattato di Vitruvio e dei successivi trattatisti rinascimentali che attingeranno da lui.