05 aprile 2008

Frittata di Maccheroni


per gentile concessione del mio amico Roux

(c'è anche la foto, ma in questo momento non me la carica... uff)


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Per le due frittate che vedi in foto mi sono regolato abbastanza ad occhio. Diciamo che una vera e propria regola non esiste, perché più cose saporite ci infili dentro e più viene buona (un po' come tutte le cose 'nzivate – unte – della nostra buona cucina)


Gli ingredienti che ho usato sono:

  • 500 gr di bucatini (marca Garofalo – li trovo ottimi e tengono la cottura alla grande e poi sono di Gragnano, eheh)

  • 9 uova (dirai: mazza che botta! Questo è un piatto unico… ci pranzi e ci ceni e non per niente si porta dietro per quando si deve organizzare qualche merenda da pic-nic)

  • 100 gr di provola affumicata secca
  • 100-150 gr di scamorzone

  • 100 gr di salame tipo Napoli fatto a dadolini (avevo in frigo il culo residuo di una sopressata ed usato quella)

  • Una spolverata abbondante di parmigiano reggiano

  • Una spolverata abbondante di pan grattato

  • Un po' di salsa tirata per bene, giusto per sporcare la pasta

  • Spezie a piacere (pepe, sale, un pizzico pizzico di origano, un po' di prezzemolo) ma senza esagerare

Cuoci la pasta al dente (molto al dente) e poi la scoli sotto l'acqua fredda per bloccarne la cottura. La fai raffreddare e poi in una ciotola la mescoli con la salsa e il parmigiano facendo attenzione a far amalgamare bene il tutto. Tieni presente, che per esperienza personale, i bucatini, prima di cuocerli, li ho spezzati a metà altrimenti sarebbero risultati ingovernabili nella cottura della frittata.

Poi nella ciotola aggiungi il salame e la scamorza con la provola fatta sempre a dadini. Aggiungi una manciata di pan grattato, il pepe, eventualmente il prezzemolo e mescoli ancora.

A parte sbatti le prime cinque uova, salando e pepando, e poi le aggiungi alla pasta. E qui ancora una mescolatona fatta per bene in modo che tutti i bucatini risultino bagnati dall'uovo.

Prendi una padella bella ampia e dai bordi alti, fai riscaldare due cucchiai di olio d'oliva (ci vorrebbe la sugna ma dopo il tuo fegato urlerebbe dal dolore) e versa velocemente la metà di altre due uova sbattute per bene (in modo da far da letto alla frittata). Sempre velocemente aggiungi la pasta (una metà abbondante di quella che hai preparato per una frittata basta) e abbassi la fiamma e lasci cuocere molto lentamente avendo cura di agitare spesso la padella per non far attaccare la frittata. Un trucco è quello di inclinare, ruotando lentamente, la padella sulla fiamma in modo da far cuocere anche i bordi. Con una spatola sollevi e verifichi la cottura. Quando ha assunto un bel colorito la rivolti, aiutandoti con un piatto piano o un coperchio di pentola. L'accortenza, prima di rimettere la frittata in padella, è quella di aggiungere un altro cucchiaio di olio e il restante uovo sbattuto. Sempre a fiamma bassa procedi con la cottura dell'altro lato.

La frittata è buona calda ma è ancor più buona fredda e riposata.


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