Ebbene, si preannuncia un ritorno alla normalità.
Le tre settimane di lavoro intenso appaion concluse (io sono peggio di San Tommaso, non ci credo finché non metto il naso). È passato il primo maggio, con un cambio di programma che mi ha tenuto a casa, stremata dalle fatiche lavorative, ma ancora capace degli ultimi colpi per le faccende domestiche, e di quelle di fino, che risveglian la sciatica...
Poi è iniziata la pacchia, il ponte e una intera settimana di ferie. Solo l'idea mi rilassa e il telefono spento fa il resto.
Ho bisogno di silenzio, solo di me e le cose che mi fa di fare.
Magari riesco a metter giù qualche sunto di momenti importanti e cose fatte, passate troppo di fretta, che hanno bisogno di lasciar traccia.
Tra queste cosa?
La ricotta di Pasolini per esempio, vista alla cineteca di Castello lo scorso 24 aprile. Densa, ultima e popolare come solo la ricotta sa essere.
Oppure la Sant'Anna mancata del 25 aprile, Salem Sinai *figlio della mezzanotte* indelebile come un Buendia, oppure della sushi mania che mi è presa di recente... che dopo il conto del sushi bar dell'altro ieri mi ha fatto passare alle mani, in cucina ovvio... ed è pure venuto bene! Guardate qui?!
Mao, dammi tempo, piano piano ci prendo la mano :-) e ce ne facciamo una scorpacciata!