07 ottobre 2008

il fantasma esce di scena

Immagine di Il fantasma esce di scena

Incredibile, ho letto solo poche pagine ieri sera prima di crollare stordita dal sonno, ma lo trovo bellissimo.

Philip Roth è un grande.
Io sono di parte, è chiaro.
Mi sono presa una cotta adolescenziale per l'autore (arrivo anche ai sogni erotici :)
Non so nemmeno da cosa è nata, la cotta, fatto sta che Nathan Zucherman è entrato nella mia vita.
Nathan e tutti i suoi cloni, David Kepesh, Pornoy, Peter Tarnopol. Il suo modo di pensare, la sua vita, la sua famiglia, le sue donne, i suoi dolori, le sue manie, sono un mondo a parte, un mondo parallelo nella mia testa che sia apre ad ogni sua pagina nuova. Faccio anche un po' di confusione, mescolo la vita di Kepesh con la vita dell'autore, con le donne di Zucherman, con il padre di Roth, con il Philip di Inganno, con il fratello Sandy di Complotto contro l'America, ecc. Ma anche il casino che ci aggiungo io, aggresse la dimensione a parte di questo universo rothiano, questa nebulosa di fatti e sentimenti rimescolati insieme al quale mi sento tanto vicina e partecipe. E ieri, con le prime pagine di Exit gost -> tradotto brutalmente in Il fantasma esce di scena <- ci sono ripiombata piacevolissimanente dentro!
Spero che gli sia riconosciuto il Nobel, solo per veder ristampati e magari ritradotti i suoi numerosi romanzi. Ma mi sa che faccio prima a mettermi a studiar l'inglese per poterli leggere....