29 marzo 2009

Cervello Fritto

Il mio.

Negli ultimi due giorni ho provato a scrivere, ma non sono mai arrivata in fondo ad un post.
Giovedì volevo mettere nero su bianco che ero stanca, distrutta, esaurita. Ero ed in parte lo sono ancora sotto ciclo, sotto esame, sotto fiera - l'unico evento che si è compiuto - in sostanza SOTTO UN TRENO!
Venerdì vi volevo raccontare un incubo che ho fatto. Classico la mattina dell'esame, compito completamente diverso da quello che mi aspettavo, e fuori argomento ovviamente. Il mio inconscio doveva avere molte cose da dirmi perché ha abbondato nei dettagli.
[L'incubo:
La mattina del compito, prendo posto tra le mie ex compagne di studi laureate ormai da secoli, loro, proprio loro, le riconosco. Arriva la proffe che non è lei ma non importa, e consegna i compiti, o meglio è un compito, ma non quello che mi aspetto.
In alto la planimetria di una piccola chiesa di campagna, San Giuliana a Pisa dell'arch. Bell'omo.
Esercizio: compilare le modalità di imballo della carpenteria lignea o qualcosa del genere. Ho l'elenco del materiale che posso utilizzare, con tanto di disegno di cinghie di cuoio e chiodi atte a questo. Mi guardo attorno e non capisco. Questo non è il mio compito, non è la mia struttura con carichi per la quale devo trovare eventuale cinematismo e reazioni, disegnare i grafici?! Gli altri a testa bassa si danno da fare. Loro non hanno dubbi. Tutti a capo chino a scrivere. Io ho il foglio bianco.]
Sabato mattina, dopo una serata giappoERcasalinga, mi metto a studiare alle 12,00. Tempo 20 minuti suonano il campanello. L'impiegato Rai a consegnare il bollettino per pagare il canone, che sembra si debba pagare anche se non si possiede - come me ^_^ - la tv, ma anche solo per un apparecchio atto a tv, quindi computer con connessione. 90€
Domenica mattina bello stage di yoga. Sono due mesi che rinuncio ormai alle due lezioni settimanali per studiare studiare e solo studiare. Dire che sono regredita sarebbe poco. Sono fisicamente un catorcio. Ho le spalle rigide come blocchi di marmo, il collo continuamente dolorante e il nervo sciatico che lampeggia uggia a intermittenza. Diciamo che il mio fisico non ha risposto al 100% alle opportunità dello stage, ma sicuramente ho innestato una grande riflessione su quello che questa disciplina è per me.
È qualcosa che mi fa stare profondamente bene, corpo & mente. La possibilità che sembra balenare di approfondirla oltre il livello amatoriale mi entusiasma assaj!! Lo so, l'avevo anche scritto, ormai studio, finisco, mi concentro qui e non faccio altro. Ma che barba, diventerò gobba prima della laurea. Se soffrire devo soffrire, come soffro, tanto vale soffrire qualcosa in più ma fare anche qualcosa che mi mette di continuare a camminare eretta e a testa alta.

E domani è di nuovo lunedì. Uff!