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Se è vero che quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare, bhe, allora chiamate la mia riserva, la mia sostituta, chi cappero volete, ma mettetemi in panchina.
Soffro lo stress - come tutti immagino - e questo si era capito.
Magari la maggior parte delle persone se lo tiene per se, o lo confida agli amici e familiari, per me è terapeutico scriverlo sul blog.
Mi spiace se avete altre aspettative.
Anzi no, non mi spiace proprio per niente, fatti vostri, cambiate canale.
Come mi ha detto il mio collega oggi - che non so se ricordate circa l'anno scorso accade questo, è di poche parole ma le sceglie bene - insomma, m'ha detto "ma mica è tutta responsabilità tua?!". Si riferiva a questioni di lavoro e io qui lo traviso in questioni personali.
Stasera mi sono riposata. Nel senso che non ho fatto esercizi. Adesso vado a letto, così magari mi addormento prima delle 2.
Arricchirsi culturalmente, informarsi, fare incetta di saperi è una gran bella cosa, ma c'è da avere ben chiaro quel'è il motore, qual'è lo spirito.
Nessuna gara, e con chi poi? Nessuna competizione, nemmeno con se stessi. Nessuna prova.
Solo gioia di sapere.
Penso sia questo il segreto che poi riesce anche a trasferire le nozioni che si hanno verso gli altri, a condividerle ed entrare in una condizione di scambio.
A volte, si china la testa, per convogliare meglio le energie sul peso che abbiamo da trainare. Lo sforzo ci fa perdere di vista la direzione e magari anche il bel paesaggio che abbiamo intorno.