12 luglio 2009

-8, cosa fare:

foto flick Le avventure di Giufrà

Meno otto e tanta ansia e aggiungiamoci pure dei dolori fisici tra spalle e nervo sciatico.
Cerco di tenere l'agitazione a bada concedendomi un po' di svago nel week end. 
Non si vivi di sola scienza delle costruzioni, anzi si vive sicuramente meglio dopo...

Comunque, ho finito, credo, di esaminare gli esercizi che potrebbero presentarmi... ho avuto uno scontro con la parte teorica, mai approcciata fino ad ora. 
Pensandoci è da giugno che studio, poi mica tanto...

Adesso che fare? Non ho molte info su cosa puo' chiedere all'orale, non ho nemmeno mai visto un suo orale... si dice che faccia fare esercizi, che faccia parlare, che sia "buona" e comprensiva, che ci tiene a capire che tu abbia capito...
Non buono per una come me che ha imparato lo svolgimento degli esercizi e non ha colto molto la parte teorica...
Mi viene da scandagliare più ipotesi:
1) mi da da fare un esercizio -> diventa necessario ricordarsi le formule esatte senza errori, perchè se da l'errore mi chiede la dimostrazione io cosa faccio?
2) mi chiede la dimostrazione xx -> a nove giorni dall'esame e con tutta la parte teorica da affrontare ex novo e quella chiamiamo pratica dello svolgimento degli esercizi da memorizzare, cosa fare? affrontare due o tre dimostrazioni essenziali, capirle, provare a memorizzarle. Non tutte le essenziali, 2/3, e poi concentrarsi sulle formule, così da ricondursi al primo caso.
3) le cose non fatte nel compito oppure gli errori, ovviamente, da preparare tipo argomento a piacere
4) sondare a giro cosa chiede. Potrei chiedere alla Yama che mi ha dato gli appunti, ma mi sento un po' un parassita...

il succo su come agire è:
  • ripassare modalità risolutive esercizi (formule)
  • studiare un paio di dimostrazioni essenziali (circolo di mohr, giacitura delle tensioni, ...)
  • indagare su possibili domande di esame
  • abbassare l'ansia 
  • yoga per i dolori
  • dormire le giuste ore