Se solo un mese fa, qualcuno mi avesse detto: "a luglio passerai l'esame di scienza delle costruzioni!" mi sarei fatta delle grasse risate.
Ho iniziato a studiare a giugno, dopo un mese di riposo dall'esame di statica. Vuoi perchè ho focalizzato il metodo di studio, vuoi perché ero fresca delle fatiche del precedente esame, mettici pure che la media compiti era deprimente, il 28 giugno ho passato lo scritto!
Tutto il paese ne è stato informato, ho urlato di gioia dalla finestra, come un tifoso quando la propria squadra di calcio vince il campionato.
Tre settimane per preparare l'orale mi hanno permesso di pensare la cosa fattibile. Ovviamente, quando ho passato lo scritto, non avevo nemmeno idea della dimensione del materiale da studiare per l'orale. Beata incoscienza.
Diciamo che la prova non è stata bellissima. È stata la constatazione che ci vuole del tempo per assimilare tali concetti. Ho dimostrato comunque una conoscenza - seppur approssimativa - della materia e un impegno nel volerla conoscere. Questo per fortuna alla prof. è bastato e adesso, me ne mancano solo tre.
Quando vestivo i panni di studente a tempo pieno, avrei avuto delle remore a sedermi sulla quella sedia. ...e se mi ci fossi seduta, ai primi cedimenti della mia memoria visiva, avrei fatto io stessa ammenda e me ne sarei venuta via. Avevo - giusta o sbagliata - un deontologia all'epoca. Adesso ho gli anni di iscrizioni fuori corso che superano quelle in corso e non vedo l'ora di chiudere questo capitolo della mia formazione.
Questa battaglia è vinta, la guerra è ancora aperta.
