Orfana di un libro.
Un mare di papaveri è finito, risucchiato nell'ingordigia di sapere come va a finire... che poi non l'ho nemmeno saputo, perchè rimane in sospeso. Ti lascia la sul mare, a rollare sulla Ibis sotto il tempora, mentre là davanti si apre il canale che porta a Singapore. La barcaccia scompare dietro la nuova gobba delle onde.
Loro vanno, io rimango, i piedi al terzo piano ma i miei sonni/sogni sono sottocoperta.
Orfana degli impegni.
Ancora per poco è estate e molte cose sono in sospeso. Gli amici sono al mare, i genitori pure, ancora qualche collega, e pure il Geco è al mare. Ancora un venerdì di pace e poi tutto riprende, lavoro a ritmo serrato, lo studio, perchè pure quello riprenderà, tutto il resto riprenderà, ma non ancora, ancora un giorno...
Orfana del tempo passato.
Tutto cambia, anche Circe non è più la stessa. È domestica, invecchia e non affonda più i denti nelle mie caviglie. Anche io con lei sono cambiata. Una visione di insieme, una prospettiva d'insieme, una decifrazione più ampia dell'animo umano, non solo il mio.
Orfana, appagata e senza troppa fretta...