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Soffro di timidezza da fuori corso cronico.
Stamani sono andata a vedere la prima lezione del corso di Storia arck contep. Non so nemmeno come è accaduto ma la rumba in ufficio ha abbassato il volume proprio nell'ora in cui iniziava la lezione e allora via alla velocità della luce sul mio prode Liberty. Sono arrivata un po' in ritardo ma ho colto tutto quello che dovevo cogliere e che in parte già sapevo.
Mi sono iscritta al corso. Non che avessi troppe alternative, l'unica era non percorribile, il prof. va in pensione, e visto i miei tempi cronici, non mi sembrava proprio il caso.
C'è anche un seminario in questo corso e sembra proprio interessante. Alla fine si producono dei volumetti, una sorta di numeri di una rivista di architettura (unica copia biblioteca unifi) sulle opere fondamentali dell'architettura contemporanea. Mica male.
Un po' si riaggancia a quelle idee di approfondimenti che mi frullano per la testa dopo la vista all'Unitè di Habitation di Marsiglia: un tour contemporaneo di architettura europea, le opere da visitare per un allievo architetto, un percorso di visita formativo, le opere tradite dalla critica letteraria evvia evvia...
Lunedì dovrò trovare il modo di saltare la rumba e andare a vedere questi temi. Che fatica essere veterani fuori corso e non avere il tempo per andare beatamente a lezione.
Ma perchè mai non mi sarò goduta quei momenti che oggi ambisco e allora dispezzavo!?
Non si puo' avere tutto dalla vita, disse la tale.
Mai componimento fu più appropriato.
Soprattutto ora, che vorrei darmi una mossa, ora che ho visto che SI PUO' FARE! ma... ma... non tutto è come sembra. Iniziamo però a fare un passo alla volta.
Iscritti ci siamo iscritti, lunedì andremo a capire meglio i tempi per questo seminario, se ce po' sta pure una lavoratrice dipendente o no, e cominciamo a buttare le basi per chiudere il cerchio.
A breve termine mi premi da sola con la barretta di CiokoTè al matha! Unico snack rintracciato in italia ad avere un autentico sapore di erba marcia.