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Nella foto la biblioteca comunale della città russa di Vyborg di Alvar Aalto.
Ti accorgi della forza della tecnologia, quando stanzi - anni e anni e anni e anni - all'università come sto facendo io.
Io, che ho già visto passare TRE rettori, i progressi dell'ultimo decennio li posso toccare con mano.
Una volta, c'era la Biblioteca di Facoltà, adesso c'è la Biblioteca di Scienze tecnologiche. Architettura
Una volta la tesserina era di cartoncino giallo plastificato, solo in un secondo momento ci hanno aggiunto il codice a barre, prima, eravamo persone, mica numeri! ...e male ci trattavano per nome e cognome, non per matricola!
All'epoca si poteva studiare e prendere libri anche di sabato mattina, c'era una piccola zona riservata ai libri che potevi prendere e il resto era tutta consultazione.
Adesso c'è la tessera card bella robusta, di un blu elegante, la biblioteca ha cambiato nome e molti più libri sono in prestito, c'è solo una piccola porzione in consultazione. Non puoi più andarci di sabato, è chiusa, ma magari questo è un effetto "taglio" per ridimensionare le spese.
Ma la gran figata è l'avvento della rete: si puo' prenotare o riconfermare un prestito senza spostarsi di presenza davanti al desk all'ingresso. Tre giorni prima della scadenza ricevi una mail che ti segnala la prossima fine del tuo "nolo" e clicca qui per confermare il tuo prestito.
Bello no?!