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Vincitore del Oscar come miglior film straniero - Il Segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella - l'ha fatta in barba a Il Nastro Bianco di Haneke e Il Profeta, due gran bei film, che come dice il nostro Patron della Carta Atelier usano un linguaggio "autoriale" e quindi non sono proprio per tutti. Campanella invece è holliwoodiano - ha addirittura girato puntate cult del telefilm Dr. House - ed è proprio bravo nel diverso uso che fa della camera, quasi un po' retrò a volte, un po' hitchockiano...
Sempre sulle parole di SteSte, un po' melò, un po' noir, ma soprattutto un intreccio temporale che ha uno sfondo storico per niente di secondo piano, la dittatura argentina e gli anni che ne vennero prima e dopo, gli anticipi infausti di quella degenerazione politico militare e l'intorpidimento degli uomini che sono venuti dopo.
Un monito, per tutti e anche per noi.
Qui il trailer.