01 giugno 2011

A stomaco vuoto

"con la pancia troppo piena si fanno incubi invece di sognare..."
Questo cantava Finardi.

Ed infatti io a stomaco leggero ieri sera sono andata a letto e ho sempre dato spazio alle mie elucubrazioni oniriche:

Accompagnavo una fotografa che faceva foto hard e il soggetto era una mia amica, vampona!, che faceva quasi un po' la pudica, mentre io le suggerivo abbigliamenti succinti...

il giorno prima...

In piena notte rispondevo al telefono, una voce dall'altra parte mi informava di un incidente accaduto ai miei zii. Non si sa bene in che città, tra Pisa e Siena. Quel che si capisce dalla flebile voce è che erano in macchina, dovrebbero essere ancora vivi ma stanno male.

Il giorno prima ancora

Avevo avuto un passaggio in auto da un uomo alto e brizzolato con gli occhi chiari, un conoscente, dalla fisionomia di Umberto Broccoli, prima di partire mi dice che deve far cambiare le gomme dell'auto. Ci fermiamo in un'autofficina, l'impegno è di ritrovarsi lì dopo tot. Bene, questo non torna più. La macchina è lì senza proprietario e di lui nessuna traccia. Io non mi rassegno, prima mi avvio verso l'autobus, poi questa scomparsa mi turba e mi metto alla ricerca. Cerca che ti ricerca. Lo trovo dopo un po', forse anni, in un bel appartamento stile inglese, con gli infissi bianchi molto luminoso, corridoi lunghi con tappeti e fiori nei vasi. Mi spiega che ho rovinato il suo piano di evasione. Avrei dovuto darlo per disperso e basta, senza "fruzzicare"!