che si sposa il 4 giugno, a cui auguro, a lui e Teopiste, tutta la felicità del mondo!
“ (…) Il matrimonio era stato il suo baluardo contro la continua distrazione rappresentata dalle donne. Si era sposato per l’ordine, per l’intimità, per la leale solidarietà, per il trantran e la regolarità della vita monogama; si era sposato per non sprecare energia in un’altra avventura o impazzire dalla noia a un’altra festa o finire solo soletto la sera nel soggiorno dopo una giornata passata solo soletto nello studio. Passare da solo tutte le sere leggendo le cose necessarie per concentrarsi sul lavoro solitario dell’indomani era troppo anche per la determinazione di Zuckerman, e così in quella voluttuosa austerità egli aveva attirato una donna, una donna per volta, una donna tranquilla, assorta, seria, colta e autosufficiente che non chiedeva di andare di qua e i là, ma che invece era contenta di passare la serata, dopo cena, a leggere in silenzio davanti a lui e il suo libro.”
Philip Roth
La lezione di anatomia
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