È già la seconda osservazione che ricevo in merito.
La fase finale del lavoro è la più delicata. Vero. Rischi di sputtanare tutto per una disattenzione, un gesto affrettato, tutti provacati da una richiesta di correzione aggiunta o quant’altro.
Rimedio sempre, bene o male.
È snervante, psicologicamente demoralizzante.
Tutte le volte, tutte le sante volte che chiudo un lavoro è tardi, è fatto in fretta, rischio la crisi isterica. Ancor peggio la freno, la reprimo e somatizzo.
Questo doveva essere stampato per stasera. Testo pervenuto solo ieri alle 12. Giovedì. Inizio a lavorarlo, mettendo insieme tutte le parti, cosa che non spetta a me, ma ovviamente faccio molto prima a farmelo da sola. Ieri parte il primo file di revisione. Stamani pochi errori riscontrati una aggiustatine qua e là ed eccolo pronto alle 13. Parte il pony alle 14. Nel frattempo invio il file a pezzi per avvantaggiarmi tramite posta. A pezzi. La mia casella regge solo 15 MB. Ecco il delirio. Spezzare il file dall’impaginato. File sbagliato. Quanti file conservo?!? Panico. Respiro. Faccio pulito sulla scrivania il cestino si gonfia ma non si svuota. Errore rimediato. Siamo arrivati alle ciano ed ho qualche capello bianco in più.