30 ottobre 2006
L'imbroglio - The Hoax (2006)
L'IMBROGLIO. Un film di Lasse Hallström. Con Richard Gere. USA 2006.
Buon film, ottima storia, vera tra l’altro. Lo scrittore Clifford Irving, deluso dalla mancata pubblicazione del suo libro, per attirare l’attenzione della responsabile della casa editrice, innesca il primo passo di una balla devastante per la sua vita. Le fa credere di essere alle prese con “il libro che venderà più copie della bibbia”.
Una volta lanciata la bomba si mette a lavorare con l’amico e la moglie alla costruzione dell’imbroglio. In effetti costruisce un’idea buona, l’autobiografia di un miliardario che non si mostra mai pubblicamente e comunica con lui con sistemi paranoici, lettere, nastri & co.
Imbroglia anche se stesso, s’immedesima molto nel personaggio a tal punto da non potersi più fermare. La menzogna lo porterà a perdere tutto, amico, moglie e editore, finirà in galera e sconterà la sua pena.
Questa la trama in breve - visto che Virzì lo avete snobbato - perché dilungarsi.
Gere anche conciato in quel modo, grasso e grezzo, è bello lo stesso… niente a che vedere con American Gigolò, ma un pensierino… è anche bravo, il film lo regge lui con le sue trasfigurazioni nel miliardario.
Ci sono alcune battute di pregio che mi sono portata appresso dal cinema…
“Non correggermi l’ortografia”, dice la moglie tedesca a Clifford “non sei un uomo così perfetto”. Allude ad un tradimento.
Oppure quando gli rifiutano il primo autentico libro, viene etichettato come “una brutta copia di Philip Roth scritto con la sinistra”. Ha fatto ridere solo me.
L’altra più seria e ripetuta diverse volte non mi è rimasta in mente nella forma esatta - mi vergogno a prendere appunti al cinema! – ma dice più o meno così: “quando ti trovi in posizione di vantaggio nei confronti del tuo nemico, non ti accontentare di sferrare un colpo che ti può produrre una immediata ma superficiale vittoria, stupiscilo, salvagli la vita, sarà tuo debitore per sempre”. È quello che Hughes, il miliardario fa con Nixon.