10 settembre 2007

Blu Notte su G8 di Genova - 9 settembre 2007

I miei complimenti sentiti a Carlo Lucarelli per la puntata di Blu Notte di
stasera. Ha esposto con chiarezza e lucidità, senza prendere posizioni ma
cercando di porre le domande giuste per comprendere quelli che sono stati
gli eventi cruenti e atroci accaduti in occasione del G8 di Genova nei
giorni del 19-20-21-22 luglio 2001.

Anche stasera ho pianto, come quel sabato mattina davanti alla diretta tv,
indignata che nel mio Stato democratico le forze dell'ordine potessere
prendere quelle posizioni. Ho pianto per le aggressioni subite dai legittimi
manifestanti. Ho pianto anche il giorni e le settimane successive, quando
dalle notizie stampa o tv emergevano le assurdità e le efferatezze subite da
chi è stato arrestato. E ho pianto stasera a sentire nuovamente le
testimonianze di chi quei calci li ha presi, di chi ha sentito quelle
ignominie da carcere cileno.

Dopo il sentimentalismo, la speranza.

Finalmente un'inchiesta tv, un programma televisivo che riporta le vicende
del G8 in prima serata. Un'occasione necessaria, per ricordare a chi come me
è di memoria corta, che queste nefandezze aspettano giustizia.
Bravo Lucarelli, per quel poco che vale il mio giudizio.
In sole due ore e mezzo ha messo insieme molto materiale con il quale ha
scandito il succedersi degli eventi, partendo dai giorni precedenti le
manifestazioni di piazza. Ha intervistato esponenti delle forze dell'ordine
e dei loro sindacati. Ha intervistato gente comune, studenti,
professionisti, giornalisti che erano lì, che hanno riportato nuovamente la
loro testimonianza. Nuovamente.
Ha posto delle domande e ha ipotizzato risposte, le arricchite con pareri di
altri e posizioni diverse.
Tra queste una. Un rappresentante del sindacato dei poliziotti illustra come
dai fatti Genova e quelli di qualche mese precedenti di Napoli, emerga una
chiara volontà politica di intimorire. Di intimorire il popolo dei moderati
a manifestare in piazza, in previsione di un autunno caldo causato da una
pesante finanziaria, esorcizando lo spettro del '94.
Io l'ho vissuto questo timore, in prima persona, alla marcia Perugia/Assisi
dello stesso anno e al corteo del 2002 a Firenze. Obbiettivo centrato.

Questa una voce, come altre.
Non martirizza i manifestanti, anzi. Illustra in modo chiaro e costante, che
c'è chi arriva aggressivo con dichiarazioni precedenti di guerra. Ed è
chiaro che molti rappresentanti delle forze dell'ordine hanno fatto il loro
dovere.

In chiusura, dopo l'attestazione dell'avanzamento dei porcessi, una
richiesta: una commissione parlamentare di inchiesta che possa avere, adesso
a "palle ferme" la capacità di valutare i fatti dalle numerose immagini e
riprese audio.