07 agosto 2008
Morte del Minotauro.
Ci tenevo a segnare questo evento anche se passato, perché è stato una bellissima esperienza.
Si tratta dello spettacolo, anche se forse è meglio dire dell'esperienza teatrale "Morte del Minotauro" alla quale ho avuto il piacere di partecipare prima di partire per le ferie, grazie alla rassegna Luglio Bambino che ha fatto rifiore la cittadina di Champs sur le Bisance.
Esperienza e non spettacolo perché lo spettatore è coinvolto, bhe direte, niente di nuovo, è da quando vado all'Elementari che mi fanno assistere a spettacolo in cui gli attori zampettano con il pubblico.
È di più, e nel video si vede la splendida cornice del criptoportico di Aosta, dove ha sede la compagnia che ha ideato la performance.
In soldoni, arrivi, sei accolto giovialmente da un paio di rassicuranti soggetti vestiti di bianco che ti presentano delle cinture da scalatori e delle mascherine nere, tipo quelle per dormire sull'aereo. Il depliant illustra quello che sarà l'evento: un esperienza per guardare, guardare senza vedere.
Mani sicure ti guidano da bendata in paesaggio arcadico, dove da un momento all'altro ti aspetti di socializzare con la lingua ruvida di un bovino benevolo, poi suoni, rumori, odori, elementi tatttili che ti solleticano la pelle ti conducono nei fasti di banchetti mitologici, fino... alla fine delle festa, la selezione, il cammino verso la gogna, il Minotauro. In fila indiana, agganciati mediante la cintura, si segue un contorto percorso animato da percezioni diverse, amplificate dalla benda sugli occhi.
Incredibilmente bello sentire e non vedere la ghiaia grossa sotto le suole estive, le temperature diverse sulla pelle, la mano che segue diligente e rassicurata il corrimano, elemento certo nell'oscurità.
Tutto fino alla lotta dell'eroe con Minotauro, eroe in cui confidi, eroe per cui esulti quando gli schizzi di sangue del bestione ti giungono ai piedi nudi.
Stordisce riaprire gli occhi e trovarsi davanti l'artificio dell'emozione, la sala del museo trasformata, il materiale che è servito a creare gli odori, i rumori, la materia.
Stordisce non fare affidamento sulla vista.