Stasera ho visto il frutto del mio lavoro in loco.
Quello da 15 ore al giorno della settimana scorsa...
La brossura che mangia la pagina (io l'ho detto che 10 cm di base erano pochi!) e la cartellonistica ridicola dopo la riduzione delle misure è ancora più sconfortante della parte di merda che ho ricevuto dal portaborse del Edonista, del quale ho omesso l'iniziativa..
Che dire, si puo' pensare di arrivare a rimediare a tutto, contro il tempo, andando contro i propri compiti, mettendoci buona fede e disponibilità. Si puo' anche pensare di riuscirci, ammazzandosi certo, ma è impensabile anche solo sperare che il lavoro venga fatto bene.
Impensabile.
...almeno io, eh! qualcuno - come il tal portaborse magari - ce la puo' anche fare... io no.
È bene che me lo ricordi per la prossima tornata di lavoro super.
Prenditi un minuto in piu', anche a scapito di quello che ha la lavorazione dopo di te, ma questa delusione e straziante abbianata alla stanchezza fisica che ti rimane addosso.
È inutile lavorare a questo modo.
Anniento la mia vita non potendo includere altro, sottraendomi da tutti gli impegni che voglio includere nella mia giornata, per poterli riprendere solo dopo aver recuperato. Perchè il mio fisico cede, ha bisogno di weekend di sonno, di svago per la mente mai quieta e sempre in ansia.
È inutile, non porta risultato, è bene che lo scriva, puta caso che me lo ricordi.
Mi sono premiata con un nuovo libro.
Anniento tutto con una cenetta in solitario, delizioso té verde giapponese e un spaparanzamento con lettura all'aria fresca quasi settembrina
in culo al resto!