Giornata faticosa, di una settimana faticosa anche se di soddisfazione e risolutiva, ma pur sempre faticosa!
Mi sveglio all'alba per la terza mattina di seguito - lo giuro!! - per inforcare il motorino e presentarmi ai primi bagliori alla seconda lezione-tutta-per-me. Il giorno prima e quello prima ancora, ho tirato tardi a cercare di risolvere gli esercizi che ho portato orgogliosamente con me speranzosa di altre eccitanti rivelazioni.
La stanchezza accumulata si è materializzata allo scoccare della fine della prima ora di lezione. Mentre tentavo di star dietro ai concetti nuovi, alle strutture chiuse, ai vincoli e alle bielle aperte, alle strutture reticolari e alle loro reazioni, lei, la stanchezza è salita, percorrendomi tutto il corpo con inaspettato senso di freddo e di debolezza.
C'è voluto tutta la mia tenacia, la mia forza d'animo per arrivare allo scoccare della seconda ora, cercando di non perdere niente, nessun passaggio, nessun segno.
Seguivo, a fatica ma seguivo, fino all'illuminazione dalle sue parole: "puoi anche tentare l'appello del 27"! :)
Mi sono rivestita, ho pagato e ho rinforcato il motorino.
Il sole era alto, ma non scaldava il mio corpo, che guidava lemme nel traffico le due ruote per riportare la mia essenza in quel contato a 15 km.
Una seconda golosa colazione al bar: l'unica soluzione!
Arriverò magari a fare lo scritto, ma forse non entrerò più nel banchetto.