...qualcuno mi ha detto che, secondo Freud, ci sono due "modi di amare" . Il primo, quello più diffuso, maschile, che cerca nell'altro la propria metà da compensare. Il secondo, più raro, femminile, che ama se stesso con le proprie mancanze e riesce a donarsi all'altro. Non sono in relazione con uomini e donne. Ogni individuo puo' amare in entrambi i modi.
Mi ha affascinato il secondo modo di amare, quello della madre nutrice/padre protettore.
Mi sono fatta l'idea di questi soggetti, in particolar modo donne, come molto affascinanti, labili e sfuggenti, positive e serene, eteree e concrete. Mi vedo una donna libera di inizio secolo, con i suoi cappellini ed abiti in perline, il bocchino per fumare e le onde nei capelli. Una donna dolce e comprensiva capace di amare uomini bambini incostanti e geniali.
La poesia che Ila ha lasciato in un altro post bene esprime questo stato interiore, questo sentimento "amare/donare". Un miraggio, lontano ma ammiccante, che chiama e invita alla meta.