15 settembre 2006

Ultimo Roth, ultimo pensiero, ultimo respiro


NY 11 gennaio '76

- il suo romanzo, - dice – è assolutamente uno dei cinque o sei libri della mia vita.
- Dica pure al signor Sisovsky, - dico io alla sua compagna, - che mi ha già adulato abbastanza.
- Lo ha già adulato abbastanza, - gli dice lei. È una donna sulla quarantina, occhi chiari, zigomi larghi, capelli neri austeramente divisi nel mezzo: una faccia sconvolta, che colpisce. Una vena bluastra le pulsa pericolosamente sulla tempia mentre se ne stà appollaiata sull’orlo del mio sofà, perfettamente immobile. Tutta in nero come il principe Amleto. Il fondo della gonna di velluto nero del suo funereo tailleur mostra segni ben visibili di usura. Il suo profumo è forte, le calze sono smagliate, i nervi tesi.


da Philip Roth L'orgia di Praga, Einaudi 2006