03 novembre 2006
La cucina del Mondo.
Mercoledì ho messo a tavola la mia terza cena indiana. Solite portate, cambio di commensali. Sono stata soddisfatta del risultato, contrariamente a quanto era accaduto nelle cene precedenti durante la settimana. Venerdì ho avuto il cattivo gusto di mettere a tavola un coniglio alla cacciatora stracotto, a chi quell'animale l’ha per casa, per compagnia… non è stato carino vero? Sabato ho propinato giganteschi ossi buchi, tanto che, la prima a crollare, esausta di cibo, odori e vino, sono stata io… Limonata per tutti!
Ieri, sazia di visite e compagnia, ho optato per una serata di coccole in solitario! Non pensate male. Solo un meritato bagno caldo dopo il primo accenno di freddo! Sì, bhe, bagno… parliamo di sauna. Due ore in acqua a temperatura da non raccontare, tanto che per respirare, ho dovuto tenere la finestra aperta. ...il fumo saliva dall'acqua come in una piscina termale!
Bhe, ho smesso di giocare con le paperine e allora mi sono data da fare a finire uno dei libri della pila del mio comodino. Se non si posson chiamare coccole queste?!
Caffè Babilonia di Marsha Mehran.
È una sorta di harmony della Neri Pozza, un libretto carino che si brucia un po’ di potenzialità. È la storia di tre sorelle iraniane scappate nell’81 con la rivoluzione e approdate prima a Londra, poi in Irlanda in un paesino sconosciuto. La più grande Maryan è una cuoca raffinata. Tutto ruota attorno alla cucina persiana, che deve essere il fulcro dei raffinati sapori orientali. Ogni capitolo è una ricetta, ogni ricetta è un pezzo di vita presente e una parte di passato. Ogni sapore, ogni profumo, vale in quanto elemento archetipo e mitologico. Un libro dolce, che poteva addentrarsi un po’ di più nella psicologia dei personaggi, nella crudeltà degli eventi, nella forza della cultura iraniana.
Alla mente l’eccellente Persepolis di Maryan Satrapi, vado a memoria, oltre i soliti errori ortografici, ci potrebbero essere grosse inesattezza. Pardon.
Però qualche domanda anche da questo libro:
Ma in Iran quando potrò andare? Forse sarebbe meglio trovare un ristorante persiano eh?
Perché le signorine Aminpour, profumano sempre di rosa e cannella, dragoncello e cardamomo, mentre quando esco dalla cucina, io mi sento sempre odore di aglio e cipolla nelle mani?