“Mi pregò dicendo che l’amore era fuggevole e che la stabilità della vita veniva da un equilibrio dentro di sé e non da un altro individuo.
Il marito è un tipo alla Bob di San Frediano, le fa credere di essere la protagonista della sua vita e poi, con una rapida discesa, la porterà in Inghilterra. Nalini si rifiuta di ambientarsi e di far crescere i suoi figli come inglesi. Ma si arrende molto presto, definitivamente quando la dichiarata bancarotta del marito le fa capire che lui ha un’altra famiglia in America. Nalini fugge, facendo credere ai suoi figli che il padre è morto. Si accende qui un pezzo di storia da Piccola Fiammiferaia. La miseria, la povertà dei quartieri periferici, il lavoro in fabbrica, l’emarginazione dei ragazzi a scuola, trattati con disprezzo e appellati genericamente come paki. La svolta giungerà ancora una volta dall’arte della cucina, dal suo sapere antico. Grazie ai loro unici amici, Maggie e Tom, due fratelli irlandesi, Nalini partendo da una produzione casalinga di chutney, arriverà ad aprire un negozio e a dividere il benessere con chi l’ha aiutata. Giunge miracolosamente anche l’amore, Ravi, un generoso uomo d’affari indiano ne capisce la sua portata e farà di lei una donna onesta. Proprio quando sembra tutto quadrare, nella migliore tradizione delle telenovelas brasiliane, giunge il male: la menzogna che aveva partorito tutto questo, giunge a mietere vittime. Raul, da vero morto vivente, ritorna. Per farlo tacere viene pagato e qui la combutta delle donne con qualcosa da nascondere tira fuori la propria energia. Maggie è in realtà la madre del fratello Tom, scappata diciottenne dall’Irlanda ad un incestuoso padre ubriacone. Nalini cade in una depressione profonda che troverà l’apice con la morte del figlio Satchim. Il giudizio universale si sta compiendo, sembra non esserci lieto fine. Maya alla morte del fratello, viene avvicinata dal resuscitato padre, il quale le racconta una verità contorta che l’allontanerà rabbiosamente da Maggie e dalla sua Amma. Andrà in Spagna e vi rimarrà a lungo credendo di aver trovato l’amore con un uomo ombra di suo padre. Quanti Bob di San Frediano a giro...
Cos’è che fa svoltare tutto? Manco a dirlo? L’India! Maya è costretta a recarvisi per lavoro.
Nell’aria gravava un odore che non riuscivo ad identificare, sembrava sudore misto a tristezza. Cercavi di tenerlo distante respirando piano, ma quello ti seguiva. All’inizio non vedevi in modo distinto tutto era offuscato dalla polvere e dal caldo. Da ogni parte ti giungeva il suono di uno scampanellare a distanza.
Le sue percezioni di questo paese sono raccontate con una sensibilità particolare, da nativa che vi ritorna, senza sapere cosa trovare, ma trovandolo. Qui si chiarisce le idee, incontra la famiglia del padre che la tratta da usurpatrice, incontra lo spirito di sua nonna e l’astrologo che l’ha vista nascere. Conosce l’India e il potere terapeutico della sua alimentazione, dei sorrisi di chi si preoccupa poco della materia. Tornata in Spagna accetta di sposare quello che lei crede il suo grande amore. Ancora un viaggio d’affari la porta negli States, ed senza nemmeno incontrarlo, comprende l’ignominia del padre. Ma non riesce ancora ad affrontare il rientro a casa. Sarà necessaria la morte dell’amica Maggie per riportarla a Londra e riappacificarsi con il suo mondo, abbandonando il futuro marito.
Questa brevemente la trama, nella quale si innestato perle di scontata saggezza che vorrei archiviare in questo post.
La gente del villaggio capiva come funzionava la natura, mentre il ritmo frenetico dei paesi o delle città impediva agli abitanti di coglierne correttamente tutti i segnali
Un errore è solo un errore quando lo si ammette con se stessi, dentro di sé.
Aveva capito che stare lontano da una persona rende ancora più profondo il desiderio che hai di lei.
La ricchezza concede l’opportunità di fare scelte, ed oggi quando devo prendere una decisione, assaporo questa opportunità, godendone e valutandone le varie possibilità e conseguenze.
Ogni tanto, anche se sei consapevole della realtà, non c’è assolutamente nulla che tu possa fare e allora fai finta di non vederla, perché in questo modo è meno doloroso
Mia madre diceva che il perdono compiva magie sull’animo e rendeva possibile i miracoli. Secondo lei il perdono di un cuore spezzato bruciava tanta energia da dissolvere gli ostacoli più insormontabili.
I tuoi sogni non si realizzano se non credi davvero che siano possibili.
Credo che si possa amare qualcuno solo per il disperato bisogno di far parte di qualcosa, di appartenere a qualcuno e cancellare la solitudine che si ha dentro.
Il processo di accettazione e perdono (…) arrivai ad accettare il passato e tutti quelli che involontariamente avevo ferito e imparai a perdonare (…) a volte è inutile cercare di capire il motivo; è meglio accettare e andare avanti. (…) trovare il ritmo.
Cento sfumature di bianco, 2005 Polillo editore