La mia Omonima ha scritto dall'India. Un sms, poche parole.
"Oggi siamo ad Agra, già visitato il Taj ... tra pochi giorni il rientro, come si fa a non tornare più? ...e ancora non ho visto il Gange e Varanasi. Il sud mi manca, è diverso. Bacio"
Ha visto il Taj mahal. Qui il mio racconto di allora. Un candida incredibile esperienza. sarà già stata a Fatehpur Sikri, la Città della vittoria, chissà come si chiamava il bambino che l'ha presa per mano.
Domani l'attende la madre Ganga e la città della vita e morte, Varanasi.
Chissà cosa vedrà, nella grande città dell'inizio e della fine.
Se avrà fortuna e ci sarà il sole e vedrà le abluzioni del mattino, la vita.
Quelle multicolori, quelle che io ho visto in onde medie in bianco nero, causa pioggia monsonica.
L'acqua del Gange era tale, ed anche quella del cielo faceva la sua parte, insomma la forza dell'acqua ci ha dato una spinta, insieme alla mancia, per salire dalla barca sul Manicarnica, accanto alla pira. Dalla vita alla morte. Quando si parla del ciclo dell'acqua...
ps. la foto non è mia, l'ho presa in prestito su internet!