21 settembre 2010

Nuvoloseggiatori cercari

Cielo e terra di Normandia
Sabato ho assistito ad un bello spettacolo teatrale.
Qualcosa da allora cerca di venire a galla nelle nebulosa del mio cervellino.

Nuvoloseggiare, stare tra le nuvole, 10 centrimetri da terra: SOGNARE!

Non lo facciamo più.

Noi di questa generazione del numero chiuso nelle università, dei laureato uguale disoccupato, dei cococo cocopro e chicchirichi, noi dei cervelli in fuga...

Noi, ed io, non lo facciamo più.

...e forse l'ho fatto veramente per troppo poco tempo, sognare.
Sognare concretamente che quello che ci piace fare sia fattibile, sognare ingenuamente, crederci di poter realizzare i nostri desideri.

Desideri o bisogni? Che differenza c'è?
Sentirsi realizzati, apprezzati, condividere le proprie passioni con il mondo, fare un lavoro che ti piace per il quale passarci otto, nove o anche dieci delle ore della tua giornata non è un incubo ma una cosa minimamente piacevole, è un desiderio effimero o un bisogno concreto?

Io penso che sia un bisogno.
E penso anche che siamo - sono - stata scoraggiata precocemente ed ho disimparato troppo presto a nuvoloseggiare.