27 febbraio 2011

sogNiaSogna ancora scarpe e il navigar sul fiume

Pizza e vino di sera, e ho detto tutto:

Due storie diverse, apparentemente slegate.
La prima.
Una navigazione sul fiume. L'immagine chiara di una rotta segnata su una mappa dove il battello fluviale si apriva il tragitto nella folta vegetazione. Una navigazione contro correte e non ben voluta. La sensazione era quella di essere o banditi o ingiustamente accusati. Al comando del timone una donna solitaria, a cui io davo il mio appoggio e profonda stima. Arrivavamo all'approdo, container e grandi gru.

Seconda storia. 
La mia ex suocera, sua madre, il mio attuale fidanzato. Tutti contrariati dall'aiuto domestico a pagamento. Ma nessuno esprimeva apertamente la sua opinione. Aleggiava nell'aria che erano soldi sprecati. Lavori che avrei dovuto fare io. La nonna, che ha avuto il nome di Isola - legato alla navigazione di prima forse? -, portava dei tacchi vertiginosi, sandali con strass argento e il piede che le usciva leggermente fuori dalla parte anteriore della scarpa. Poggiava a terra le buste della spesa proprio accanto ai piedi ed è sulle sue scarpe che si chiude la ripresa. 

Mi devo tenere più leggera a cena.